Se il 6 luglio di 63 anni fa, vi foste trovati a Liverpool, esattamente alla festa parrocchiale di St. Peter’s church, sareste stati testimoni di uno degli incontri che, senza dubbio, hanno cambiato la storia della musica.
Era il 1957 e, sul palco della festa organizzata per far esibire gruppi emergenti e raccogliere fondi, un tale di soli 17 anni, cantava il rock’n’roll insieme al suo gruppo, i Quarrymen.
Quel giovane cantante si chiamava John Lennon e, ad applaudirlo, nel modesto pubblico presente quel giorno, un quindicenne Paul McCartney che fu accompagnato alla serata dall’amico Ivan Vaughan.
Per Paul, quello sconosciuto cantante che si stava esibendo fu come una rivelazione tant’è che volle andare a conoscere di persona.
Se Paul fu immediatamente colpito dalle capacità artistiche di quel giovanotto, John rimase affascinato dalla conoscenza di questo ragazzo così giovane ma non per questo meno attento e interessato musica; non basta, perché il vero “colpo di fulmine” scattò non appena il giovane Paul prese la chitarra e iniziò a suonare nonostante le apparenti difficoltà di esecuzione usando la mano desta (era mancino).
John, fin da subito, si rese conto di quanto, un elemento del genere avrebbe portato valore alla sua band, benché questo avrebbe significato condividere la leadership del gruppo.
Fin dai primi giorni di quella che si sarebbe prospettata un’indissolubile e proficua amicizia, i due giovani musicisti si incontravano per ascoltare i brani di idoli americani, portavoce del rock’n’roll di quei tempi: in queste vere e proprie “reunion d’ascolto”, si passava il tempo ad imparare i testi, gli accordi delle canzoni analizzando le caratteristiche delle diverse composizioni, già espressioni di un’epoca.
È da queste occasioni che nacque il primissimo nucleo dei Beatles: tutto, insomma, ebbe inizio da un sodalizio artistico e musicale voluto quasi dal destino o dal caso, a partire da una festa qualunque.
Iniziarono così a scrivere canzoni “home made” confrontandosi, cercando soluzioni possibili, sperimentando suoni, testi e accordi. Da questo momento, tutte le loro creazioni, qualunque fosse l’autore principale, dovevano essere accreditate insieme: dal punto di vista musicale e creativo, l’idea di lavorare “a quattro mani” sulla stesura dei brani, fu non solo molto costruttivo, ma anche innovativo dal punto di vista dell’ideazione stessa. Si può dire, infatti, che questo aspetto fu sicuramente qualcosa che contribuì ad accrescere la popolarità stessa del gruppo che, di lì a poco, avrebbe lasciato un segno indelebile nella storia della musica di tutti i tempi.
La partnership lavorativa e artistica fra Lennon e McCartney fu certamente non solo fortunata ma, per molto tempo, anche ben salda dal punto di vista della creazione.
Un rapporto di fondamentale importanza, questo, per la crescita, l’affermazione e il successo senza tempo dei Beatles anche se destinato a incrinarsi a causa di fattori esterni che lo hanno più o meno silenziosamente compromesso.
Nel 1968, per esempio, quando Lennon incontrò Yōko Ono, non solo si ruppero i rapporti di lavoro con McCartney, ma iniziarono vere e proprie tensioni all’interno del gruppo britannico che ha segnato un’epoca e le generazioni a venire. Contemporaneamente a questo avvenimento, anche l’amore tra McCartney e Linda Eastman contribuì a creare tensioni tra il duo conosciutosi a Liverpool. Questo portò inevitabilmente a preparare esperienze artistiche da solisti: da una parte McCartney incaricato di comporre la colonna sonora del film “The Family Way”, dall’altra Lennon che iniziava le prime composizioni con Yōko Ono, fino alla definitiva separazione dallo storico gruppo avvenuta il 10 aprile del 1970 quando venne annunciato che i “The Beatles” non esistevano più.
Ad ogni modo, oggi, vogliamo ricordarci di quando, questa meravigliosa storia musicale e artistica ebbe inizio. E, in questo anno così particolare in cui la normalità di ciascuno di noi è stata “stravolta”, storie come questa ci ricordano che non servono momenti particolarmente speciali affinché qualcosa di veramente meraviglioso arrivi a stravolgere, in positivo, le nostre vite…